Borghi e castelli
di borghi e castelli la Lunigiana ne è ricca
tant’è che viene spesso chiamata la valle dei 100 Castelli perchè ogni comune, paese o borgo aveva un maniero a sua difesa. Questi antichi edifici rimangono a testomoniare la millenaria storia contraddistinta dalle lotte fra le famiglie nobili per il controllo del territorio e oggi contribuiscono a rendere ancora più affascinante il paesaggio lunigianese.
Ogni comune ne ha diversi, alcuni diruti, altri privati, altri che contengono al proprio interno dei musei come quello di Pontremoli che ospita il museo delle Statue Stele., non tutti sono visitabili ma diversi sì e alcuni su appuntamento come per esempio quello di Castiglione del Terziere, vicinissimo a noi. Qui alcuni cenni:
Castello di Castiglione del Terziere

Caratterizzato da una solida torre, di forma quadrangolare, questo castello costituiva una tipica fortezza medievale risalente a prima dell’anno Mille. Nel 1969 il Castello di Castiglione fu acquistato da Loris Jacopo Bononi che lo restaurò creando il ‘Centro di Studi Umanistici Niccolò V’ dove si conserva un prezioso archivio ed una biblioteca di grande pregio. Il nucleo originale e altomedievale del castello è riconoscibile nel mastio centrale, circondato da ciò che resta della cortina muraria. un’alta quadrata torre di guardia lo fiancheggia sul fronte sud-est. Oggi il mastio non è facilmente identificabile dall’esterno in quanto parzialmente inglobato in costruzioni successive. Con l’arrivo dei Malaspina il castello fu ampliato e rinforzato. E’ visibitabile su appuntamento.
Qualche cenno sui Malaspina
I Malaspina sono stati una nobile famiglia italiana di origine longobarda, discendente dal ceppo obertengo dei marchesi di Toscana, che resse, a cominciare dal XIII-XIV secolo, i molti feudi della Lunigiana e, dal XIV secolo, il marchesato di Massa e signoria di Carrara, poi principato di Massa e marchesato di Carrara.
Gli stemmi della casata erano così illustrati:
« Troncato di verde oro e rosso, allo spino secco, di nero, con il capo del secondo, caricato di un’aquila bicipite coronata, di nero. (Spino Secco) »
« Troncato di rosso e oro, allo spino di verde fiorito d’argento, con il capo del secondo, caricato di un’aquila bicipite al naturale coronata di oro. (Spino Fiorito) »
Il motto era il seguente:
« SUM MALA SPINA MALIS, SUM BONA SPINA BONIS. »
« (it: Sono una spina pungente per i cattivi, e una spina che non punge per i buoni.) »
Se siete curiosi e volete approfondire nel sito “Bagnone mia” troverete ulteriori notizie.
Visitare i borghi e i castelli aperti al pubblico è una occasione da cogliere se siete arrivati in questa terra per vivere un’esperienza unica, immersi in un’atmosfera che ci riporta in un lontano passato della Lunigiana.