Maggio, il mese che preferisco.
E’ il mese del risveglio, tutte le piante entrano in pieno vigore, i verdi sono teneri, l’aria si riempie di profumi, è uno sbocciare continuo di fiori, dalle rose al gelsomino, dal filadelfo al sambuco.
Il sambuco, (Sambucus Nigra) è un albero, ma più spesso arbusto, alto fino a 10 m, con chioma espansa.
L’etimologia del nome deriva dalla parola greca “sambike”, ossia un flauto ricavato dalla corteccia della pianta. Il Flauto magico della tradizione nordica era fatto di legno di sambuco.
Le bacche vengono tuttora usate per preparare una bevanda alcolica, la sambuca, e vengono usate per fare la marmellata.
Il succo delle bacche di sambuco, anticamente, veniva utilizzato come tintura naturale, per colorare il cuoio e le fibre naturali o per produrre inchiostro.
A Palazzo Adriano di Palermo i fiori freschi vengono usati per la realizzazione di un pane tipico, chiamato in dialetto “Pani cu Savucu”, pane con il Sambuco.
L’agricoltura biodinamica fa uso dei fiori in alcuni suoi preparati.
I fiori vengono adoperati sia per uso interno che esterno. Con questi viene preparato uno sciroppo utile per attenuare la febbre, la bronchite, gli stati di costipazione.
Per uso esterno i fiori hanno proprietà astringenti e un’azione lenitiva sulla pelle. Le lozioni preparate con gli estratti di fiori di sambuco vengono usate per normalizzare la secrezione sebacea e le impurità della pelle. Vengono quindi impiegate sui foruncoli, sulle scottature e per la cura delle emorroidi.
I fiori sono la parte del sambuco più appariscente e riconoscibile.
Molto piccoli, di color bianco panna e a forma di stella, si trovano riuniti in infiorescenze a forma di ombrello, che possono raggiungere anche i 20 cm di diametro e con essi puoi fare lo sciroppo.
Sono tante le ricette per fare lo sciroppo di sambuco, io ho sempre usato questa:
25 fiori – 3 kg zucchero – 9 limoni – aceto di mele – 3 l acqua
Far bollire l’acqua e lasciare raffreddare. Aggiungere 3 bicchieri di aceto di mele e zucchero mescolando bene in modo che lo zucchero si sciolga. Aggiungere i fiori di sambuco ben puliti ed i limoni tagliuzzati. Lasciare riposare al sole per 3 giorni, mescolando ogni tanto. Alla fine, strizzare il tutto, mescolare e cuocere il succo per qualche minuto e prima di imbottigliare.
quindi a conti fatti è quasi il corrispettivo vegetale del maiale, non si butta via nulla 😍
One Comment
labiocontadina
ps. chi sa perchè la Rowling ha scelto il legno di sambuco per la bacchetta di Harry Potter?
ps2. c’è qualche toscano che sa cos’è lo “schioccapalle”? 🙂